Da 25 anni ci metto la faccia.
Lo studio dentistico Baldacci a luglio del 2014 compie 25 anni, un’età bellissima. A 25 anni si è maturi e sempre entusiasti, belli, tonici, propositivi, ma senza le insicurezze adolescenziali.
Si mettono a frutto gli anni di esperienza e le capacità acquisite che ti consentono di ponderare e cogliere ogni possibile soluzione, per offrire ai propri pazienti il livello delle prestazioni più alto possibile sia in termini di risultati tecnici che di benessere, con serenità. La serenità che deriva dalla consapevolezza.
In 25 anni ho avuto modo di seguire e curare intere famiglie, vedere crescere i bambini, che diventano adolescenti e poi adulti. Conoscere sempre ogni paziente, così da poter pianificare il meglio per la sua salute è una cosa fondamentale per me.
E’ per questo, che le dimensioni contano. Io non ho mai voluto espandere o ingrandire il mio studio, ho preferito conservare una proporzione che consente il rapporto diretto, che ti permette di curare ogni caso personalmente.
Metterci la faccia significa esporsi in prima persona, quindi per non deludere nessuno, neanche sé stessi, ci si prepara, si studia, ci si aggiorna, si costruisce giorno dopo giorno lo studio ideale, dove passare la maggior parte della propria vita. Per questo è indispensabile un ambiente sereno e una atmosfera professionale stimolante e armoniosa, dal momento che i tuoi collaboratori e i tuoi pazienti, diventano una presenza quotidiana nella tua vita.
Io amo il mio lavoro e svolgerlo al meglio rendendo soddisfatti i miei pazienti, è soprattutto un regalo che faccio a me stesso.
Regalare un sorriso sano e luminoso mi da una grande gratificazione, per farlo bisogna studiare, aggiornarsi e mantenere sempre l’umiltà e la voglia di confrontarsi.
E’ necessario mantenere contatto e riferimento con il mondo odontoiatrico aggiornato e la ricerca, attraverso validi interlocutori, perché le situazioni si evolvono e stare con le orecchie tese, gli occhi ben aperti e le mani agili e performanti, ti consente di padroneggiare ogni nuova acquisizione con lo scopo di rendere il tuo lavoro più efficace, duraturo e sempre meno invasivo.
Per fare al meglio questa professione si deve anche apprezzare il rapporto umano, altrimenti si rischia di trasformare un momento delicato in una impersonale stereotipata prestazione, insoddisfacente sia per chi la riceve, che per chi la eroga e soprattutto, nel tempo logorante.
L’esercizio dell’odontoiatria è qualcosa che comprende in prima istanza, una grande professionalità, ma anche, di pari passo, la capacità di ascoltare e adeguare. Nel tempo e con l’esperienza si capisce che esiste il trattamento ideale, ma che talvolta oltre al trattamento ideale è indispensabile spiegarsi, parlare, ascoltare e capire.
Nella vita di tutti i giorni, preferisco avere qualcuno che parli con me ascolti le mie esigenze, chiarisca le mie perplessità e soprattutto sia presente nel caso in cui mi vengano dei dubbi.
Ci metto la faccia da venticinque anni rispondendo in prima persona sempre, coerente, giorno dopo giorno, anno dopo anno.